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Titolo: LA NUOVA SARDEGNA ARTICOLO 2 Post di khris46 il 11/18/05 alle ore 21:32:17 IL GIORNALE DI OGGI, VENERDÌ 18 NOVEMBRE 2005 › CULTURA E SPETTACOLI Pagina 52 - Cultura e Spettacoli Dario Vergassola, il 23 a Nuoro e il 24 a Cagliari, parla del suo rapporto con il sesso femminile L’uomo che non amava le donne «Farle ridere non serve: preferiscono chi le fa soffrire» Il comico ligure è stato incluso nella lista nera di Berlusconi «Non mi sento affatto una vittima» ANDREA MASSIDDA NUORO. Ha avuto incontri ravvicinati con le donne più belle d’Italia. Ma non nel senso che a lui sarebbe piaciuto, visto che ammette candidamente: «Sono un maschio, ma non esercito». I rapporti di Dario Vergassola con soubrette, attrici e prezzemoline varie si limitano suo malgrado a interviste veloci quanto crudeli. A Samantha De Grenet, ad esempio, aveva chiesto: «Cosa le piace in un uomo? Si esprima pure in euro». E con Ambra Angiolini c’era andato ancora più pesante: «Lei ha ormai raggiunto la maturità artistica. Potendo tornare indietro, non le sarebbe più utile un diploma di geometra?». Per non parlare della domanda che una volta fece a Debora Caprioglio: «Va bene che il cinema è finzione, ma lei non potrebbe recitare davvero?». Insomma, una iena. Una iena che piace al pubblico, però. Non per niente Vergassola - che con il suo spettacolo «Interviste impossibili» il 23 novembre sarà di scena al Cineteatro Eliseo di Nuoro e il giorno successivo alla Fiera campionaria di Cagliari - è di fatto l’unico comico italiano trasversale: «Con La7 ho appena finito un programma sui viaggi intitolato “Sempre meglio che restare a casa”, per Canale 5 sto girando la nuova serie della fiction “Carabinieri”, poi su Raitre faccio il talk-show “Parla con me” insieme con Serena Dandini». E questo nonostante Silvio Berlusconi lo abbia citato tra i comici, diciamo così, scomodi. - Vergassola, se lo aspettava di essere nella «lista nera» del Cavaliere? «In un certo senso sì. A ben vedere, con l’eccezione di Gene Gnocchi, ci ha messo dentro tutti quelli che lavorano a Raitre». - Il critico Aldo Grasso ha scritto che Berlusconi vi ha fatto vittime del tiranno. Si sente un martire? «Ma quando mai. I martiri sono quelli che hanno mandato a casa: Santoro, Biagi, Luttazzi e così via. Oppure quelli che la mattina lavorano al tornio». - Rockpolitik è stata una ventata di libertà o una tempesta di qualunquismo? «Alcune cose mi sono piaciute, altre no. Più che portare una ventata di libertà, Celentano è riuscito a smuovere l’opinione pubblica. Vorrei sottolineare che Santoro l’anno scorso era venuto anche da noi a “Parla con me”, tenendo il microfono in mano per venti minuti. Ma nessuno se n’era accorto». - Lo sketch di Benigni le è piaciuto? «Tutto sommato sì. Benigni è straordinario, però trovo poco spettacolare che ogni volta che appare in tivù salga sui tavoli, salti addosso alla gente, si levi i pantaloni. Un comico come lui può fare molto di meglio». - Cambiamo argomento. Da ragazzo che rapporto aveva con le sue coetanee? «Sono sempre stato fedele alla linea: non piaccio adesso e non piacevo neanche prima». - Eppure in tutti i sondaggi le donne dicono di preferire gli uomini che le fanno ridere. «E’ una grande balla. I simpatici li vogliono a cena, poi però sono attratte da quelli che le fanno soffrire». - Ma lei è un «cacciatore» o un «seduttore passivo»? «Sono un seduttore ipnotico. Se riesco a prendere una donna, chiuderla in macchina e parlarci per tre giorni, forse riesco anche a conquistarla». - C’è qualche «bellona» che si è offesa per le sue interviste? «No, figuriamoci. Però all’inizio c’era qualcuna che non capiva le domande, che rimaneva perplessa». - Dicono che con Elisabetta Canalis si sia bloccato. «Effettivamente le mie domande potevano essere molto più perfide, ma davanti a tanta bellezza uno si blocca. Così, anche se Elisabetta gira per il mondo a fare tutto quello che nella vita è superfluo, non ho infierito». - Cosa intende quando dice che «i calciatori sono Veline senza tette»? «In generale sono figure identiche: come cervello, come cultura come stordimento. Infatti si accoppiano tra di loro». - Ci sarà qualche eccezione. «Beh, certo. Giorgia Palmas è una ragazza sveglia: ha capito che la tivù è una vasca di Lourdes che miracola e ne approfitta cercando di mettere a frutto ciò che sta facendo». - Che ne pensa dei tanti comici «usa e getta»? «Le patate fritte davanti all’arrosto ci sono sempre state. Fare da contorno ai grandi, per un comico è un passaggio obbligato. Certo, ormai Zelig è diventato una fabbrica. Ma se hai fortuna... Guardi Cornacchione. All’inizio era stato macinato con tutti gli altri, ora è un personaggio». - I reality. «Ci sono troppi sconosciuti. Mi piacerebbe vederci personaggi come Umberto Eco. La Ventura, però, è geniale: sembra nata per farli». - Già, ma si è candidata per fare il direttore generale della Rai. «Simona impara presto e ha i tempi giusti: è pronta per fare qualsiasi cosa». |
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