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Titolo: errediesse Post di black"mamba il 09/10/02 alle ore 08:20:39 propongo una serie di articoli per capire cosa ci si deve aspettare il prox autunno. :P Anteprima: La Rai di settembre, tra conferme e novità. Terminate le vacanze, si ritorna ai ritmi autunnali, e anche la tv non fa eccezione: ecco in anteprima il palinsesto su cui punta la Rai per questo autunno 2002. La prima a debuttare sara' Roberta Capua, che come gia' avevamo anticipato parecchio tempo fa, affianchera' Luca Giurato ad "Unomattina", dopo aver scalzato la di lui moglie Daniela Vergara). "Unomattina Sabato & Domenica" sara' invece condotto da Livia Azzariti e Giampiero Galeazzi. Continuera' l'appuntamento dal lunedì al venerdì con "Tuttobenessere", presentato da Daniela Rosati e, per gli amanti dell'arte culinaria, continuerà ad andare in onda dal lunedì al sabato anche "La prova del cuoco", condotto da Antonella Clerici con la partecipazione di Beppe Bigazzi. Fin qui le conferme. E le novità? Una delle new entry più attese è "Casa raiuno", condotto da Massimo Giletti con la partecipazione di Tonino Carino, Milena Minutoli, Antonella Mosetti e di Gigi Marzullo; tra gli autori del programma anche Enza Sampò e lo stesso Massimo Giletti. Attesissimo anche l'arrivo si "Max & Tux", il nuovo programma condotto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi per la regia di di Carlo Corbucci & Pipolo. E passiamo allo sport. Il calcio non accetta rinvii e la nuova squadra di "Quelli che il calcio..." vede al fianco di Simona Ventura tanti vecchi amici, come Gene Gnocchi, Maurizio Crozza, Marco Fiocchetti e Bruno Pizzul. Firmano il programa rivelazione dello scorso anno Simona Ventura, Paolo Beldì, Fabio di Iorio, Francesco Freyrie, Andrea Pistacchi, Felice Rossello. Infine la fiction. Sono due le prime televisive su cui punta la Rai nei prossimi giorni: l'anteprima del film tv "Le Ragazze di Miss Italia" e "Napoleone". Il primo, per la regia di Dino Risi, è interpretato da star e starlette a non finire: Christiane Filangieri, Alessandra Meloni, Nadia Bengala, Barbara Chiappini e, tra i veterani, Simona Marchini, Gianfranco D'Angelo e Stefano Masciarelli, giusto per fare alcuni nomi. Ma, Miss Italia a parte, la Rai punta in alto con l'anteprima mondiale di "Napoleone". Sceneggiatura di Didier Decoin, ispirata ai libri di Max Gallo, con Christian Clavier, Isabella Rossellini, Gerard Depardieu, John Malkovich e con Anouk Aimee, Claudio Amendola e Ennio Fantastichini. Insomma, quello che ci attende è un settembre denso di appuntamenti e ricco di nuovi e vecchi volti. Marta Lari 09/09/2002 In bocca al lupo ANTONELLA MOSETTI vera esperta di look ! ;) |
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Titolo: Re: errediesse xke`? Post di black"mamba il 09/10/02 alle ore 08:25:22 Segreteria Riassetti televisivi, canoni, tv sul satellite e raccolta pubblicitaria E' il turno dell'editoria a scontare l'effetto negativo ingenerato dalle bolle speculative finanziarie ed i defaults dell'indebitamento in dollari. Sunto dall'inserto del Corriere intitolato. I Media in crisi - la fine di un equivoco " si chiamano internet e pubblicità il Gatto e la Volpe che con il miraggio di facili ed inesauribili guadagni hanno portato il Pinocchio dei Media ai picchi raggiunti nella primavera del 2000." " Un durissimo risveglio... crisi Aol, Vivendi Universal, ... un fenomeno che ha colpito anche i grandi gruppi editoriali italiani a cominciare da L'Espresso sceso dai 26,74 euro di feb 00 a 3,3 euro attuali.Molto colpito anche il gruppo Class oggi vicino ai mini di sempre, dai 20,3 euroagli attuali 2 euro." Si credeva cioe' che una concentrazione in un gruppo: internet, stampa, tv digitale, avrebbe potenziato gli utili ma i corsi sono avversi. " Sono state proprio le aspettative irrealistiche sull'andamento della raccolta pubblicitaria uno delgi elementi che ahnno travolto il settore." L'assunto era che i tassi di crescita del mercato pubblicitario italiano, superiori al 12% bnel biennio 98\99 saliti nel 00 ad oltre il 16%, riflettessero una condizione di normalità del mercato. Mentre nell'ultimo biennio si è invece registrata una contrazione pari a ca il 4% annuo. Ecco xke' a tra i titoli italiani del settore i primi che ,secondo gli analisti, manifesteranno segnali di ripresa sono quelli i cui ricavi sono meno correlati alla raccolta pubblicitaria. " Come Mondadori, mentre Mediaset è favorita dal fatto che in tempi di contrazione delle risorse destinate alla pubblicità i grandi monopoli televisivi tendono a mantenere stabile la raccolta. Contro Mediaset ( secondo gli analisti che nn tengono in nessun conto del potenziale umano ) pesa un giudizio negativo della banca d'affari Lehman Brothers che giudica il gruppo del Biscione molto indietro rispetto alle maggiori tv commerciali europee, quanto all'adozione delle nuove tecnologie per la tv digitale. fenomeno Tiscali, Seat: " Oggi la speranza di realizzare servizi a pagamento via internet appare piuttosto vaga e la maggior parte delle società europee del settore nel complesso sono sopravvalutate. " In generale i problemi si presentano per le società collegate ad internet o per quelle molto indebitate ". ( sic) Le prospettive del settore media ( ingenerare utili ) restano incerte. E' Reuters il gruppo che presenta i multipli più bassi; long term buy per Mediaset ( accumulare su debolezza ). Jp Morgan: Mediaset tra le prime a cavalcare la ripresa. "Un calo stimato dei ricavi pubblicitari del 2,8% nel 02, viene giudicato molto positivo. Soprattutto dopo che la Rai ha dominato la raccolta pubblicitaria nel mese di giu 02 grazie ai mondiali. Un segnale di quanto il merato puibblicitario italiano risulti più vivace e meno compromesso rispetto aigli altri paesi europei". Questa è pubblicità bellezza: il settore vive una delle più lunghe stasi delle inserzioni: lanceremo una campagna per stimolare i consumi Tra fine set inizio ott partirà una campagna pubblicitaria importante per chiamare, stimolare, spingere le persone a consumare ( consumare ??? ) " quello che manca è la fiducia, i soldi ci sono, manca la volgia di futuro! ( con l'accordo di tutti ma proprio tutti. Armando testa, Giulio malgara, Luca di Montezemolo ). " GLi investimenti pubblicirìtari avevano toccato 8,29 mld euro nel 2000, con una crescita del 13%. Poi è arrivato il calo. 01 a - 3% e un 02 che sta andando anche peggio, visto che confronta con un anno che era già stato in discesa". Nielsen calcola -4,2% la raccolta con una punta di -7,5% per la carta stampata. Previsioni otttimistiche secondo i più. Il mercato si riprenderà nel 03. >:( seeeeeeeee >:( black Piccola tu che mi consigli per qlcher giorno all'estero? Io e te soli! smmmmmmmaaaaaaaaaaaaaaaaaaakkkkkkkkkkkkkkkkk love |
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Titolo: Re: errediesse Post di black"mamba il 09/10/02 alle ore 08:46:01 Quelli che non solo il calcio Si sono alleati, hanno trasmesso una partita dell'Inter e hanno battuto Rai e Mediaset. Ora qualcuno tra gli editori delle centinaia di tv locali pensa di poter creare un vero terzo polo. Unendo l'Italia in nome del piccolo schermo. Guai a chiamarlo «terzo polo televisivo». Subito tra i professionisti della tv iniziano le pratiche scaramantiche più fantasiose, soprattutto tra gli editori del Sud. «Quel nome porta sfortuna» giurano in coro. Come dargli torto, visto che negli anni è affondato ogni tentativo di realizzare quella che Maurizio Costanzo e Michele Santoro, a metà degli anni 90, avevano battezzato «Telesogno»? Eppure, in molti il 28 agosto hanno cantato la nascita di un polo tv alternativo. È bastata una partita preliminare di Champions league dell'Inter contro i portoghesi dello Sporting Lisbona trasmessa contemporaneamente su 20 reti locali per sbancare la «slot machine» dello share: nelle quasi due ore di partita, quelle che l'Auditel classifica come «altre» hanno battuto Rai e Mediaset attirando sulle proprie frequenze il 18,19 per cento dei telespettatori. Il giorno dopo gli uomini di Telelombardia che si erano accollati il rischio d'impresa anticipando all'Inter 230 mila euro di diritti tv non credevano ai bollettini. Spese praticamente coperte grazie alla pubblicità venduta dalla concessionaria di fiducia, la Prs, e un incredibile ritorno d'immagine. Ma adesso la domanda che sorge spontanea è: i canali locali, alleandosi, sono in grado di far scricchiolare il duopolio Rai-Mediaset? Panorama ha cercato di capirlo con un viaggio tra le emittenti regionali più importanti, intervistando i loro editori. Tra loro c'è chi preannuncia la fine del vecchio sistema televisivo e chi scuote la testa. Walter Pancini, direttore dell'Auditel, si schiera con i «teleriformisti»: «Il caso Inter dimostra che se la provincia televisiva si aggrega in modo da coprire tutto il territorio può dare risultati sorprendenti». Certo lo scacchiere è frammentato: in Italia trasmettono circa 600 piccole tv, di cui solo 22 coprono un'area multiregionale. Alleanze che si formano, network che nascono e si sciolgono nello spazio di un film. Come l'ex berlusconiana Italia 7, che nel 2000 ha subito l'ennesima scissione, da cui è nata Italia 7 Gold, un network ideato da tre self-made men dell'operosa provincia settentrionale. Oggi i tre producono insieme un palinsesto comune di sei ore (limite massimo previsto per legge) con picchi di ascolto per i programmi di calcio, i telefilm stile Bonanza e le trasmissioni d'importazione che accendono le notti dei single, come Playboy. Della triade, oltre a Luigi Ferretti della bolognese Sesta rete e Giorgio Galante di Telepadova, fa parte Giorgio Tacchino, imprenditore di Castelletto d'Orba, paesino in provincia di Alessandria, che da decenni si preoccupa di far divertire i suoi concittadini inaugurando piscine, discoteche, ristoranti. Poi negli anni 70 la decisione di svagarli con il piccolo schermo: per questo fondò Teleradiocity, puntando sui programmi per bambini. Il suo leprotto Amilcaro entrava nelle case liguri e piemontesi, quando l'impero di Silvio Berlusconi ancora si chiamava Telemilano. segue... |
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Titolo: Re: errediesse Post di black"mamba il 09/10/02 alle ore 08:48:09 .... Negli anni ha tentato tutte le alleanze possibili, da Eurotv a Europa 7. Sino alla nascita di Italia 7 Gold. Che probabilmente resterà circoscritta al Nord: «Organizzare un circuito nazionale con le reti meridionali è impossibile: hanno orari diversi, trasmettono ancora le telenovele e possono mandare in onda a ripetizione un telegiornale senza perdere ascoltatori». L'alleato Galante, architetto e fondatore di Telepadova, rete leader per il Nord Italia, lascia alla tv meridionale una chance: «Bisognerebbe che il Sud si aggregasse intorno a un unico soggetto da considerare come interlocutore». L'altro network in campo non sembra più aperto alle sinergie con il Meridione. Infatti il gruppo del genovese Raimondo Lagostena, proprietario dei circuiti Odeon e Junior tv oltre che di Telereporter, ha pure Telecampione sulle cui frequenze viaggia Telepadania. La sua società, la Profit (alla quale partecipa anche la 21 Investimenti di Alessandro Benetton), controlla una rete di oltre 30 emittenti e vende blocchi di programmi chiavi in mano. Con particolare attenzione alle televendite e agli spot. In fondo le «altre» con il loro 7-10 per cento di share, valgono da un punto di vista pubblicitario parecchi milioni di euro. Secondo alcuni esperti, addirittura 400. Paolo Romano, direttore commerciale della concessionaria pubblicitaria Prs (fanno parte del suo circuito 52 tra le più importanti reti locali, da Telenorba a Telelombardia), spiega: «Bisogna aggregare queste realtà. Se avessimo risorse pubblicitarie pari agli ascolti il 'terzo polo' decollerebbe subito». Ma se la nuova frontiera televisiva sembra fermarsi al Rubicone, al Sud gli editori ragionano da governatori, poco interessati a uscire dalla propria sfera d'influenza. L'ex presidente della Federazione degli editori Mario Ciancio Sanfilippo controlla un impero che va dalla carta stampata (La Sicilia di Catania e, in Puglia, la Gazzetta del Mezzogiorno) alle tv (possiede le principali emittenti dell'isola: su tutte Antenna Sicilia e Teletna): «La parola d'ordine è la sinergia tra tv, radio e carta stampata». Ma tutto all'interno del Regno delle due Sicilie. Persino più campanilista Sergio Zuncheddu, dominus dell'informazione sarda, proprietario sia del quotidiano L'Unione sarda sia di Videolina, rete leader sull'isola con 12 troupe che setacciano il territorio ogni giorno. ;) Le veline TELESOGNANO ? :-* |
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