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Topic: Vieri, affari di cuore.. (letto 210 volte)

Marta
La cucciolosa del forum
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Vieri, affari di cuore..
« Data del post: 11/19/04 alle ore 14:25:34 »

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Famoso, ricco, riservato e scontroso. L'hanno sempre descritto così. Poi scopri che è un orso sì, ma tenerissimo. E soprattutto passionale. Tanto che anche il business, per lui, è questione di ragione e sentimento
Tanto vale che ve lo dica subito: Christian Vieri è timido. Lo so che ha la fama di malmostoso, scontroso, bizzoso, ma Bobo (così lo chiama quella parte della Repubblica Italiana fondata sul pallone) è così timido che si tiene il cappellino da baseball calato sugli occhi e ogni tanto, mentre mi risponde, si tormenta la zazzera mechata. E ora ve ne dico un'altra: è pure simpatico, anche se la stampa gli ha appiccicato l'etichetta di scorbutico perché non è un gran comunicatore e quando segna, se gli gira, non esulta. Ma soprattutto Christian non se la tira.
Uno dei calciatori più pagati al mondo arriva al nostro appuntamento in jeans sbragati, maglietta blu e un mucchio di collane con cui giocherella di continuo. Naturalmente prova a stoppare la mia voglia di metterlo sotto torchio con una stretta di mano, uno sguardo torvo e un sorriso forzato. E risponde a monosillabi per dribblare le domande peggiori. Ma qual è la domanda peggiore? Forse quella che non si può fare, quella sulle ex, l'amore e la vita sentimentale? Decido di scandagliare, affondare, capire.

Poi lui dice le sue prime parole: «Odio le interviste. Non racconto i fatti miei. Se vuoi chiacchierare, spegni il registratore». Andiamo bene. Lo vedo, lo sento che il ragazzo sarà duro da aprire. Decido di prenderla alla larga. Sospiro e sparo, al massimo si alza e se ne va.
Dimmi qualcosa su come seduci. «Non faccio molto per cercare di piacere. E non mi conquistano nemmeno le donne che fanno di tutto per piacere da morire. Mi innamoro solo di ragazze normali e meno lunatiche di me. Anche se le mie storie sono abbastanza complicate lo stesso».
Ta-daaa! Cos'è che non funziona? «Non mi sento capito. Il mio atteggiamento da introverso fa paura. Io non sono bravo con le parole e non sono il tipo che fa gesti eclatanti tutti i giorni. Le donne fraintendono. Pensano:Questo è così perché ha altro in testa... O non gliene frega niente. Sbagliato. Sono uno che in amore carbura lentamente e mi piace sorprendere con piccoli, o grandi, gesti romantici, ma fatti a modo mio».
Uhm, fammi un esempio... «Non porto fiori. Difficilmente faccio regali pazzeschi. Scrivo poche lettere d'amore. Ma mando tanti messaggini col cellulare. E poi, spiazzo. Per esempio, passo a prenderla per cena e, invece di portarla nel solito ristorante, le faccio trovare un aereo pronto al decollo e un tavolo prenotato tutto per noi in una brasserie di Parigi».
Ehi, ma questa è la strategia di uno che ci sa fare. «sì, più o meno. Ma ti dirò di più, le mie armi segrete sono quelle di un buontempone. Quando voglio colpire faccio il simpatico, prendo in giro. Mi piace far ridere. Chi mi conosce, lo sa». E si mette a ridere. Così approfitto del suo buonumore e gli faccio la domanda che mi brucia: sei sempre in prima pagina, i giornali di gossip ti attribuiscono flirt ogni settimana. Quanto incide questo sulle tue storie d'amore? «Molto. Anzi, troppo. Tanto da farle finire. Perché la stampa mi mette addosso l'etichetta del marpione. Certo, mi piace divertirmi, andare dove c'è casino. Ma tutto lì. Figurati che, in discoteca, più che scatenarmi in pista preferisco stare seduto con gli amici a guardare».
E cosa ti colpisce di una donna? «Be l'aspetto fisico, ovviamente. Ma sto attento anche a come si muove, a come parla. Mi piace la spontaneità. Soprattutto che non si atteggi o cerchi di farsi notare da me in ogni modo».
Ho l'impressione che tu abbia paura che le ragazze stiano con te più per i soldi o per farsi pubblicità. O sbaglio? «Be, diciamo che succede. Ed è per questo che difficilmente do confidenza. Mi fido poco. Però poi, quando decido di far entrare una persona nella mia vita, è per sempre».
E in questo momento chi c'è? «Gli amici. Pochi e fidati. Sempre gli stessi. Con i quali passo le serate a giocare a carte o i pomeriggi al cinema. Non ho amori importanti in corso. Ma solo tante amiche intorno».
Ma che cosa desideri, in futuro, per te come uomo? «Diventare padre. Perché significherebbe che ho incontrato finalmente la donna perfetta per cambiare vita».
Tipo? Facci un identikit «Non deve essere ingombrante o aggressiva. Direi semplice. E non è una cosa da poco: esserlo veramente oggi è molto difficile».
Dai, facci un nome, un esempio. «Un tipo alla Julia Roberts. Darei qualunque cosa per andare a prendere un aperitivo con lei».
Ma con una così potresti perfino credere nell'amore che dura in eterno? «Assolutamente sì. Credo che la vita di un uomo sarebbe davvero insopportabile, se non avesse sempre presente questo sogno da inseguire».

..ah..ke uomo, quanto lo adoro!!E penso di non essere l'unica! Occhiolino

« Ultima modifica: 11/19/04 alle ore 14:28:31 by Marta »

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jason
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Re: Vieri, affari di cuore..
« Rispondi #1 Data del post: 11/19/04 alle ore 16:08:52 »

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non ho capito se è una intervista tua marta
cmq non c'è dubbio che conoscendo una persona possono affiorare lati del carattere che il più della gente non conosce ma la persona comune come me su cosa si deve basare se vuole dare un giudizio su vieri-uomo non vieri calciatore ?
su quello che lui ci mostra di se; io penso che un personaggio pubblico abbia un onere in più rispetto la persona comune: è sempre in vista quindi soggetto a giudizi vari.
E' proprio quà che si crea la differenza : il vip può e deve accettare di essere amato e non;
voler bene a chi lo ama e fronteggiare chi lo detesta in maniera intelligente per farsi amare, mi consentirai che vieri ha rilasciato dichiarazioni alquanto infantili in certi contesti verso i giornalisti.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio e se qualcuno lo aveva maltrattato lui poteva difendersi sul suo campo "rispondendo con la sua professionalità" senza insultare l'intera categoria in mezzo alla quale ci sono coloro che lo hanno innalzato al cielo.
E' solo un mio parere lo so ma non è solo importante essere, per chi ha a che fare col publico è anche importante non essere fraintesi.
Io sono sicuro di ciò che tu hai scritto e a me non cambia niente personalmente vieri buono o cattivo però ricordo sempre una frase di un mio professore che diceva :dietro quella porta ci può essere il miglior ristorante del mondo ma senza l'insegna solo quelli che già lo conoscono si accomoderanno dentro, gli altri tireranno dritto perdendosi qualcosa di unico"

« Ultima modifica: 11/19/04 alle ore 16:11:26 by jason »

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