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Topic: THE REASON (letto 401 volte) |
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Cristian G.
Visitatore
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ELI E' FELICE? IL MERITO E' DI CRISTIAN....VIERI? NO....PERO' FA RIMA CON VIERI E CIOE'?
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NetSpider
Pratico
L'ultimo desiderio è di guardarla negli occhi e...
 
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N. Post: 308
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Re: THE REASON
« Rispondi #1 Data del post: 12/17/02 alle ore 00:47:15 » |
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....LERI?
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"Credere nei sogni è il miglior modo per realizzarli", NetSpider
"Per come la vedo io internet è il mio magazzino personale di dati", Kevin Mitnick
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Mattia
Webmaster
Wroammmmmmmm!
 
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N. Post: 3597
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Re: THE REASON
« Rispondi #2 Data del post: 12/17/02 alle ore 09:38:02 » |
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Il 12/16/02 alle ore 21:41:03, Cristian G. ha scritto:| ELI E' FELICE? IL MERITO E' DI CRISTIAN....VIERI? NO....PERO' FA RIMA CON VIERI E CIOE'? |
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G H I S L E R I 
Ho vinto qualche cosa?
Ti piacerebbe vero? 
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Saluti Mattia Lenzi
webmaster di http://www.eliforever.com/
Se incontri un angelo, non avrai pace ma febbre..
Il webmaster è ovunque 
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LOLLO
Visitatore
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Ciao mi chiamo Lorenzo Elisabetta hai delle gambe stupende, hanno qualcosa di diverso dalle altre e io ieri notte ho fatto un sogno.
Camminavo a carponi fra la 43esima e la 44esima strada di New York, io facevo il barbone, ma non un barbone come gli altri, un po meno, non so forse ero un barboncino, le strade erano tutte addobbate per il Natale, ogni tanto vedevo un Santa Clauss con i campanacci che gridava Merry Xmas e dava le caramelle ai bambini, che puntualmente le buttavano giù per gioco dentro le feritorie delle prese d'aria del metrò.
Ad un certo punto mentre procedo a carponi vedo due gambe che avanzano, collant neri, tacchi a spillo che per poco non affondano nei duri marciapiedi urbani. Mi sono detto:" che ci fa Elisabetta Canalis qui?" ho alzato lo sguardo ed eri proprio tu. Mi sono detto "ecco la mia occasione da barbone" mentre avanzavi non vedevo l'ora che tu mi notassi. Quattro metri, tre, due, uno, zero ......che dolooooooooreeeeeeeee. Non ti sei nemmeno accorta di me e mi sei passata sopra con quei maledettissimi tacchi a spillo.
Cambia la scena e io e te siamo in un appartamento milanese, tu stai facendo una crostata di ciliegia in cucina, il profumino è buonissimo, perciò apro la porta a scomparsa entro nella cucina e tu sei lì, bellissima, con delle ciabattine di panno molto morbide, un piccolo grembiale da cucina a quadri rossi. Sto per raggiungerti ma scivolo su quel pavimento così lucido e la mia faccia finisce sul panno delle tue ciabattine, meno male. Mi rialzo e tu ti metti a ridere.
Parabola: le gambe sono le stesse ma la calzature no, c'è sola e sola... 
Questo è il mio regalo di Natale la parabola di Lorenzo Ardinacci.
Elisabetta ricordati che ti amo.
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