Questa
immagine ci offre un confronto ideale tra le gambe
delle due ragazze. Ammiriamo quanto siano ben modellate
le cosce di Elisabetta ma notiamo, a partire dal
ginocchio, come le gambe vadano ad assottigliarsi.
Maddalena
conserva invece un buon equilibrio fisico e una
omogeneità generale tra le forme e gli spessori
della coscia, del ginocchio e della caviglia.
Quella omogeneità che in Elisabetta viene
persa dal ginocchio in giù.
Le vediamo esili e delicate, come se non potessero
reggere il peso della sua potenza fisica.
Le sue gambe risultano anonime, troppo fragili per
destare il nostro sguardo.